Una nuova esperienza sonora per gli Almamegretta che, in questa occasione senza Raiz, proporranno per la prima volta dal vivo il loro repertorio in modalità puramente strumentale, con l’uso di samples vocali, secondo l’estetica dub. Canzoni ridotte alla loro essenza ritmica, per arrivare al cuore del groove, mettendo in evidenza basso e batteria, con l’aggiunta di molteplici effetti, per dare allo show una dimensione psichedelica e straniante. Per l’occasione, Paolo Baldini, tra i dubmaster più rinomati, manipolerà i suoni dal vivo per un’esperienza unica e coinvolgente.

Populous è il moniker dietro cui si cela Andrea Mangia. Producer, dj, autore di colonne sonore, sound designer per web, musei e sfilate di moda. Da diversi anni porta alta la bandiera della musica elettronica italiana nel mondo. Laureato in musicologia e ascoltatore onnivoro prima ancora che musicista, ha nella curiosità il suo tratto distintivo. Lo potreste tranquillamente incontrare tanto per strada ad applaudire uno sconosciuto gruppo andino quanto sull’Himalaya armato di microfono a raccogliere field recordings. È proprio questa instancabile curiosità che lo porta a interessarsi a tutti gli aspetti dei suoi lavori: dalle illustrazioni utilizzate per gli artwork, ai visuals, ai video clip. Tutto è parte di una visione precisa, curata nei minimi dettagli. La moda è un’altra sua grande passione (come dimostra la sua coloratissima collezione di camicie e calzini!) e non è un caso se tra le innumerevoli collaborazioni ci siano all’attivo anche quelle con maison come Gucci, Vivienne Westwood ed Isabel Marant.

Lina Simons, il rap tra le palazzine campane e i blocks londinesi. Classe 1998, madre nigeriana e padre italiano. La sua musica è l’incontro di queste radici, da qualche parte tra l’Afrobeat, la grime, l’inglese, l’italiano e il dialetto napoletano. Lina Simons racconta le palazzine in cui è cresciuta e i blocks londinesi, senza cedere a romanticismi e mitologie. Racconta anche della sua esperienza di italo-africana, del suo rapporto altalenante con il nostro Paese che le piace ma da cui ha sentito il bisogno di evadere, e ci offre degli scorci sulle sue origini nigeriane, lei che l’Afrobeat lo ascoltava da bambina con sua madre senza mai essersi preoccupata di come si chiamasse dalle nostre parti quel genere che la riportava con la mente a una delle sue tante case.

Il producer e DJ Mondocane e il polistrumentista Federico D’Angelo aprono il festival con un live set etereo, caratterizzato da sonorità globali e rituali. La loro performance, sempre in bilico tra acustico ed elettronico, esplorerà coordinate musicali dal taglio global, wonky e tribal, offrendo un viaggio sonoro unico e coinvolgente.

FiloQ, producer, dj ed esploratore sonoro, perennemente in viaggio dal porto di Genova al mondo, sviluppa la sua ricerca sonora tra i global beats, il jazz e la musica elettronica, mettendo a sistema musica tradizionale presa da ogni parte del mondo e beat digitali in un taglia e cuci vorticoso. Il dialogo musicale si arricchisce con la chitarra di Angelo Romano, musicista Ventotenese dai mille orizzonti sonori.

Pier Paolo Polcari è il produttore e co-fondatore dell'iconica band Almamegretta. Ha vissuto tra Italia, Inghilterra e Giappone, ed ha collezionato esperienze e un background musicale che lo ha reso un pioniere della commistione musicale. Polcari esplora il confine tra musica organica ed elettronica, presentando una gamma di suoni tribali e profondi, di ritmi globali derivanti dalla musica folk e dalle sonorità ispirate a culture provenienti da tutto il mondo.

Dopo la presentazione nell’edizione invernale del Ventotene Open Festival 2023, la residenza artistica “We Are Open” finalmente vedrà la luce riunendo per una intera settimana sull’isola di Ventotene un collettivo di artisti che, volontariamente si confineranno per dare corpo al prodotto artistico sicuramente più originale di tutta la manifestazione. Giocando con il nome la residenza diverrà una resistenza artistica, per ricordare quanto vadano difesi i valori di apertura  e contaminazione in un mediterraneo sempre più offuscato da scure nubi di guerra.

La compagine vedrà artisti del panorama nazionale incontrare due delle personalità artistiche più rilevanti dell’isola.

Di seguito i protagonisti di questa full immersion:

FiloQ, Walter Laureti, Federico D’Angelo, Mondocane, Angelo Romano (Ventotene) e le visioni di Alessio Castagna (Ventotene). Attraverso il confronto tra diversi linguaggi artistici e musicali, esploreranno il tema del connubio tra tradizione e sperimentazione, ispirati dalla storia e dall'apertura culturale di Ventotene.

La location che vedrà la restituzione al pubblico di questa esperienza è una delle più suggestive dell’isola, il sito archeologico della Cisterna dei Carcerati, che vivrà in una dinamica duplice, con un palco all’esterno e uno all’interno dei tunnel.

Dj-producer perennemente in viaggio, le sue produzioni attraversano la global beats, il jazz e la musica elettronica, mettendo a sistema musica tradizionale presa da ogni parte del mondo e beat digitali in un taglia e cuci vorticoso; dubmaster dell’Istituto Italiano di Cumbia, fondatore della factory sonora e boutique-label Stellare e produttore artistico tra gli altri di Vinicio Capossela, Mudimbi e Almamegretta.

Paul Bowles ha detto che Tangeri è un posto dove il passato e il presente esistono simultaneamente in proporzioni differenti, e dove il passato è una realtà talmente fisica che colpisce come la luce del sole. Il dj-producer FiloQ durante un viaggio nella città marocchina si innamora di questo clash culturale e geografico e si imbatte in una serie di vecchi vinili di una piccola etichetta locale chiamata Tangerphone, specializzata in musica tradizionale. Da lì inizia a campionare voci, tamburi e corde dai solchi dei dischi per riversarli su beat: questi primi esperimenti arrivano nelle mani del sassofonista e compositore Gianni Denitto, sensibile alle musiche del mondo, il quale a sua volta si immerge in questo progetto di scoperta manipolando i suoni e costruendo line e layers di sax con il suo approccio unico.Tangeri è alle porte del Mediterraneo, lì dove si incontra con l’Oceano Atlantico. Figurativamente è l’apertura del mare nostrum verso il mondo. Lavorare sui suoni di quella città è simbolicamente lavorare sul rapporto della cultura mediterranea con quella del resto del mondo. In un continuo scambio di influenze reciproche.

Afrobeat, cosmic disco, elettronica tribale, downtempo psichedelica e techno dub. Tracce polverose intrappolate nello spazio e nelle scintille del futuro. Andrea Cota in arte Mondocane, è un producer, dj e musicista di base a Roma. Da quasi venti anni è instancabile agitatore musicale e cultore dei suoni globali. L’esplorazione musicale è la sua missione, alla ricerca del ritmo che fa muovere la giungla urbana.

Walter Laureti è un produttore romano. Ha iniziato le sue esplorazioni sonore studiando musica elettronica sia in Italia che in Norvegia. Con competenze nel campionamento live, audio 3D e musica per supporti visivi, le sue composizioni fondono suoni tradizionali con paesaggi contemporanei. Ispirandosi alle tradizioni musicali mediterranee, in particolare ai suoni del meridione italiano, la sua musica trasformativa porta gli ascoltatori in un viaggio evocativo, catturando momenti di gioia, malinconia e introspezione. È un produttore attivo in particolare nell’ambito della world music, ha collaborato con artisti nazionali e internazionali e lavora a stretto contatto anche con la danza tradizionale e contemporanea.